Certosa ha scritto:Riceviamo sull'indirizzo associativo e volentieri pubblico...
Salve
Nessuno di Voi vedrà mai il mio volto, nè dal vero o in fotografia; nessuno di Voi saprà mai il mio nome e cognome, nè dove sono nato o dove risiedo con la mia famiglia e se succederà vorrà dire che sono morto, il che, francamente, spero non succeda in tempi brevi.
Sì, sono un membro delle Forze Speciali dell' Esercito. Un VERO sottufficiale di carriera che opera all' interno del 9° Rgt Col Moschin e fratello di un ragazzo di 21 anni che è un appassionato praticante il Vostro sport: il Softair.
Frequentando da un po' alcuni di Voi, in incognito, e praticando i Vostri campi di gioco sono rimasto esterrefatto dal non esiguo numero di colleghi ed ex colleghi che giocavano al Softair.
E ancora di più dal fatto che, nonostante avessimo più o meno la stessa età, loro non li avessi mai visti nè conosciuti. Eppure i membri di questa nostra singolare comunità si conoscono tutti e quelli che se ne vanno rimangono in contatto tramite l' associazione ANIE (Associazione Nazionale Incursori Esercito).
E io di questi giocatori di Softair ex Col Moschin non ne conoscevo nessuno ma mi han detto che di casi come questi ve ne sono tantissimi anche in versione Facebook.
La cosa che mi ha ulteriormente colpito è stata la loro disinvoltura nel descrivere i durissimi addestramenti, le azioni in combattimento, i colleghi feriti e caduti in combattimento senza però mai fornire nomi, dettagli, date.
E alla mia richiesta se potessero fornirmi una qualunque prova del loro servizio prestato mi sentivo rispondere che non potevano in quanto "Segrettato e non divulgabile".
Insomma, questi improbabili Incursori posso far tutto tranne che dimostrare di esserlo stati.
La cosa mi farebbe sorridere se non fosse che offende e addolora.
Millantare credito, e cioè raccontare frottole, non è un reato di per sè: c'è gente che dice di far sesso dieci volte al giorno con la propria donna o amante, magari per nascondere la propria impotenza o forse la latente omosessualità.
E' che offende i ragazzi del nostro Esercito, e del 9° Rgt. Col Moschin in particolare, che senza clamore od onori hanno affrontato la guerra vera, la fatica e infinite dosi di stress e magari sono stati feriti o ci han lasciato la pelle.
Magari lasciando una moglie affranta e una figlia o un figlio che non rivedranno mai più quel loro papà che non amava parlare del proprio lavoro, che era sempre sereno e gentile, che non si arrabbiava mai ma che ogni tanto doveva partire per lavoro verso luoghi lontani.
Ritengo il Softair uno sport sano, divertente, propedeutico alla conoscenza militare ed armiera ma anche un valido strumento per sfogare l'aggressività repressa e stare a contatto con la Natura ma vorrei invitare tutti voi a non dare troppo credito a chi si vanta di aver fatto parte delle splendide Forze Speciali Italiane senza poterlo dimostrare con la necessaria documentazione.
E non lasciatevi fregare dalle chiacchiere: noi siamo gente che parla poco, molto poco e che difficilmente si rivela.
E ogni tanto, mentre tornate a casa dopo una Vostra bella partita e qualcuno afferma di essere stato questo quello, ditegli di tenersi le sue cazzate per sè, almeno per rispetto di coloro che, non solo nel nostro Rgt ma nell' intero nostro Esercito, non potrà mai più tornare.
Anonimo Incursore
CAXXO GALLO ALLORA ERI TU QUELLO CHE... A CASABLANCA...NELLA NEBBIA...IN MISSIONE..AH NO ERA EMFRI BOGAR!!! (notate la pronuncia)Gallo ha scritto:HA RAGIONE LUI ! IO IN PASSATO ERO NEL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTà BRITTANNICA MA NON HO MAI RACCONTATO NULLA !
house ha scritto:non capisco cosa ci guadagna a scrivere una lettera così...
fa molto l'agente infiltrato che sa ma non parla..un vero duro che si cuce da solo le ferite...che trova l'acqua nel deserto...
ho la sensazione che il suo unico neurone sia affogato nella marea di steroidi e papponi da gonfio in palestra di cui sicuramente si nutre!
